Se siete nel mondo del cosplay, avete sicuramente sentito parlare di lei.
Noi, dopo aver visto la sua fantastica Ahri, ce ne siamo innamorati.
Oggi, vi faremo conoscere Nymphahri!
Presentati!
Salve a tutti! Sono Sara, in arte Nymphahri. Ho 21 anni e sono una cosplayer italiana, di Roma per la precisione. Frequento la magistrale di psicologia e il cosplay è una delle mie più grandi passioni e quella a cui dedico la maggior parte del mio tempo libero. Oltre a questo ho sempre amato cantare, disegnare (anche se purtroppo negli anni ho un po’ perso la mano e ho ricominciato solamente da poco) ed interessarmi su vari argomenti come l’arte, l’astronomia, la mitologia ecc.

Com’è nato il tuo amore per Ahri? E il nickname?
Il mio amore per Ahri è nato nel 2014 quando ho iniziato a giocare a League of Legends, inizialmente questo personaggio mi venne consigliato perché c’era chi vedeva una certa somiglianza nel nostro aspetto, ma era qualcosa che non tenevo minimamente in considerazione prima di iniziare a capire le sue meccaniche per usarla durante le varie partite. Appena ho iniziato a migliorare un po’ è scoppiato questo amore per il suo stile di gioco perché mi divertiva tantissimo, avrei potuto usarla per 20 game di fila senza mai stancarmi, poi la storia della kumiho coreana (all’epoca la sua lore era un po’ scarna, ma nel tempo la Riot ha ovviato al problema) ed ovviamente anche per il suo aspetto nelle varie skin. Ho deciso di farne il cosplay solo un anno dopo perché volevo prima essere sicura di saper utilizzare il personaggio, effettivamente è un collegamento che non si fa neanche più, ma all’epoca proprio perché ci tenevo particolarmente preferivo pensarla così. Nonostante facessi già cosplay da qualche anno è stato principalmente grazie a lei che ho iniziato a provare la vera passione per l’interpretazione, la cosa mi toccò così tanto che decisi di creare questo nickname in suo onore (inizialmente utilizzato su social non collegati alla mia immagine, poiché non avevo ancora preso in considerazione l’idea di crearmi una pagina) e divenne il mio personaggio preferito in assoluto, poiché mi sentivo veramente legata ad Ahri, come se mi appartenesse in un certo qual modo. Il mio nickname è composto da “nymph” + “Ahri”, la prima parte si riferisce semplicemente al mio amore per la già citata mitologia, suonavano bene insieme e volevo aggiungere un tocco personale che dicesse qualcosa di me al di fuori del mondo cosplay.

Ho visto che il tuo primo post su Instagram risale ad aprile 2016. Come hai iniziato a fare Cosplay? Ti reputi migliorata rispetto a 3 anni fa?
Ho aperto il mio profilo Instagram interamente dedicato al cosplay nel 2016, ma in realtà ho iniziato a frequentare le fiere a fine 2010 e il mio primo cosplay risale a Marzo 2011. Ho scoperto questo hobby navigando per forum alla tenera età di 10 anni, all’epoca non sapevo dell’esistenza del Romics vicino casa mia, quindi mi limitavo ad ammirare questo mondo da uno schermo. La mia esperienza da cosplayer è iniziata con un costume incompleto, dato che la parrucca all’epoca ordinata da Ebay arrivò il giorno dopo la fiera, ci rimasi malissimo ma non mi detti per vinta, ahahah! Siccome andavo a scuola, venivo accompagnata dai miei alle fiere e sempre loro mi finanziavano i costumi o mi aiutavano a cucirli, fino al 2016 l’ho preso come un hobby saltuario e non ero minimamente inserita nella community. Decisi di aprire il profilo Instagram durante il mio ultimo anno delle superiori e poi la mia pagina Facebook dopo aver concluso la scuola, nel frattempo mi mobilitai per cercare un lavoretto così da potermi permettere di mantenere questo hobby con le mie sole forze e iniziai sempre nello stesso anno a frequentare più eventi, a preparare più costumi e migliorarli nella qualità guardando diversi tutorial per craftare accessori, sistemare le parrucche, nelle pose ecc.
Rispetto a 3 anni fa penso di essere migliorata in una maniera spropositata, il mio scopo dopotutto è quello di non rimanere mai ferma nello stesso punto. Sono molto perfezionista e raramente soddisfatta, quindi punto sempre a fare di più anche nei lavori più semplici e soprattutto per me è importantissimo cercare sempre di dare il mio tocco personale ad ogni progetto che inizio!

Immagina di dover incontrare qualcuno che non sa cosa sia il Cosplay. Come lo spiegheresti?
Ormai ho notato che è molto difficile trovare persone che non sappiano minimamente di cosa si stia parlando quando c’è di mezzo la parola “cosplay”, quando si parla di “persone che si vestono da personaggi dei cartoni animati, videogiochi o fumetti” generalmente tutti capiscono. Oltre a questa frase di rito però mi piace anche aggiungere come il cosplay sia un hobby completo, esso ti permette di affinare tecniche o abilità come il cucito, la creazione di oggetti di vario genere, l’interpretazione e quindi la recitazione, il saper posare e chi ne ha più ne metta; insomma, possiede tantissime sfaccettature, cosa che veramente pochi hobby sono in grado di offrire.
Qual è la foto migliore che hai scattato?
E’ davvero difficile sceglierne una sola, perché reputo di averne veramente tantissime che siano valide e tutto sommato sono legata ad ognuna di esse. Allego però questo scatto opera di Francesco Ambuchi, fatto durante il Lucca Comics & Games del 2018. Secondo me sia io che Francesco siamo riusciti a catturare la vera essenza di Ahri lavorando insieme, tutt’ora dopo più di un anno mi ritrovo a condividere questa foto ovunque perché solamente guardandola mi sento veramente soddisfatta.
Invece il tuo miglior cosplay?
Anche qui ho un po’ di difficoltà, credo che a livello di somiglianza nessun personaggio possa battere D.Va, perché di base siamo molto simili anche nella vita di tutti i giorni. Tra l’altro insieme ad Ahri fa parte dei miei personaggi preferiti in assoluto, ogni volta che ho la possibilità di indossare i suoi panni mi sento veramente completa, ormai non ho neanche più bisogno di sforzarmi nel posare o comportarmi come lei perché mi viene totalmente naturale. Oltre a lei però sono anche molto legata ai miei cosplay di Ahri, però mi sento più critica nei loro confronti e dopo un tot di tempo cerco sempre di migliorare qualche dettaglio perché nonostante io mi senta generalmente soddisfatta è come se non fosse mai abbastanza, in qualche modo. Poi in fin dei conti amo tutti i personaggi che porto, chi più e chi meno, ma penso che loro due avranno sempre il podio!
Tantissime persone ti seguono! Qual è il tuo segreto? Quando è iniziato ad arrivare il successo?
Ammetto che prima di aprire il mio profilo Instagram cercai di studiare come funzionasse il social per almeno un anno, quindi dopo aver osservato e compreso molte meccaniche arrivai preparata e questo mi diede uno slancio in più molto probabilmente, sia nel come pormi, su quali pagine taggare nei miei post, sugli hashtag da utilizzare e altro. Tuttavia questo discorso penso possa essere applicato più ai primissimi mesi/anni, ad un certo punto le persone iniziarono ad arrivare da sé, affascinate non solo dai miei lavori (che tutto sommato non è che fossero perfetti) ma soprattutto dalla passione che ci mettevo e metto tutt’ora. Secondo me l’elemento chiave è questo, oltre al fatto di essere sempre rimasta solidamente ancorata al mio stile personale senza mai sentire l’esigenza di seguire determinate mode o persone influenti per diventare “qualcuno” (comportamento che tra l’altro non supporto per nulla al mondo). La personalità secondo me è importantissima e fa gran parte del lavoro in questi casi, soprattutto perché quello del cosplay è, ahimè, un ambiente molto competitivo in fin dei conti.

Come scegli un Cosplay? Preferisci comprare un costume o realizzarlo da sola?
La scelta dei personaggi si basa sul legame che avverto con essi, alcuni li amo alla follia, mi ci identifico totalmente e sento la necessità di vestire i loro panni, altri li amo un po’ meno ma comunque sono in grado di coinvolgermi. Per il resto cerco sempre di occuparmi degli accessori, code, orecchie, parrucche, make-up, armi varie ed eventuali armature da sola. Per il cucito dipende, non sono esperta e ho delle competenze mooolto basilari, quindi la maggior parte delle volte commissiono i miei sartoriali o li acquisto già pronti se è più conveniente fare così. Mi dispiace moltissimo avere questa carenza, un giorno sicuramente inizierò qualche corso di cucito, ma purtroppo l’università al momento mi tiene troppo impegnata.
Racconta la cosa più strana che ti è successa in fiera.
Ahahah beh, purtroppo per ora non ricordo cose particolarmente strane che mi siano successe, però l’ambiente delle fiere riserva sempre delle mistiche apparizioni!

E’ tempo di… pubblicità! Che contenuti esclusivi offri nel tuo patreon? Oltre a Instagram che social usi?
Oltre ad Instagram ho una pagina Facebook, uso Twitter (quando mi ricordo, purtroppo ho questo difetto) ed infine Ko-Fi e Patreon per chi vuole supportare i miei lavori! Sul mio Patreon offro solitamente set limitati (del tutto SFW – “safe for work”) disponibili appunto per una durata specifica. Oltre a questo condivido i miei work in progress con delle piccole spiegazioni su cosa sto craftando e come, altre volte creo dei veri e propri tutorial. Inoltre c’è la possibilità di ricevere fansign così come su Ko-fi, video di ringraziamenti e stampe firmate per le tier più elevate.
Per concludere, saluta i nostri fan!
Grazie per avermi dedicato del tempo ed aver seguito la mia intervista, spero di avervi tenuto compagnia o divertiti e vi auguro una buona giornata, oltre che il meglio con i vostri progetti! ^^